martedì 4 marzo 2014

MARVEL 1602: 1-8

Buon salve a tutti quanti cari chinauti,
è di nuovo passato un mese senza che ci sentissimo, vi chiedo scusa per questa assenza, ma sappiate che la lettura di fumetti e la dose quotidiana di china non è mai venuta meno. Torno a voi, in questo giorno di marzo per raccontarvi delle prime otto storie di un fumetto che mi ha sorpreso e non poco. Se ci seguite da un poco di tempo lo saprete senza ombra di dubbio che sono un appassionato dell’universo Marvel ed è per questa passione e per il nome di Neil Gaiman che regna in copertina, che mi sono avvicinato a...


 MARVEL 1602 – 1-8
Soggetto e sceneggiatura: Neil Gaiman
Disegni: Andy Kubert
RW Edizioni Lion

La versione che ho recuperato, forse un tantino cara, ma senza dubbio di pregio, è quella con copertina rigida, nera, prodotta dalla Lion. In questa versione sono raccolte tutte le storie legate all’universo 1602, sia le prime 8 scritte e sceneggiate da Neil Gaiman, di cui proverò a parlare in questo post, sia altre, nonché storie speciali.
E adesso veniamo alle prime otto storie di questa raccolta. L’idea alla base di questa raccolta è quanto semplice quanto geniale: portare gli eroi che abbiamo imparato a conoscere (l’Uomo Ragno, i Fantastici Quattro, Capitan America, il Dottor Destino, gli X-Men, etc.) nel 1602. Ovviamente non sempre un’idea semplice, per quanto geniale, si può trasformare in una grande storia. Occorre senza dubbio un custode delle storie, qualcuno che le sappia prendere, manipolare, trasformare, e che dire? Neil Gaiman è un signor custode e manipolatore delle storie. Ecco perché la storia che ho avuto il piacere di leggere è piena di colpi di scena, di trame che si avviluppano tra di loro senza mai perdere di leggibilità. La sensazione che ho provato è stata proprio quella di essere catapultato nel 1602 tra un intrigo e l’altro, tra un colpo di scena ed un altro, tra un mistero ed una rivelazione. Mettiamola così, la mano di Gaiman si sente ed è come sempre un piacere grande. Gli eroi non vengono rivelati tutti e subito, ma vengono svelati con saggezza man mano che la storia prende forma. E vi assicuro che l’attesa di sapere che ruolo avranno i propri eroi preferiti è fantastico. Non ha prezzo scoprire il ruolo dei fantastici quattro, piuttosto che di Devil, o degli X-Men. Che dire poi del Conte Von Doom o di Magneto? E mentre uno legge la storia ed i ruoli vengono definiti, ecco che viene da dire: “non poteva essere altrimenti”, Magneto non poteva non essere il Grande Inquisitore a caccia dei mutanti, o piuttosto gli X-Men non potevano non essere una banda clandestina, Nick Fury potrebbe anche nel 1602 non essere una spia? Destino potrebbe non essere il Conte di Latveria? Potevano mancare i templari ed il loro più grande tesoro tenuto nascosto al mondo intero per anni e che ora verrà rivelato data l’imminente fine del mondo? Ed in questo caso lasciatemi dire che la trovata di Gaiman per spiegare sia il Tesoro dei Templari, sia il perché dell’imminente fine del mondo sono geniali!


Gaiman prende le caratteristiche dei nostri eroi preferiti e li traspone nel 1602 senza alcuna forzatura, senza alcun salto di discontinuità con gli eroi che abbiamo imparato a conoscere. La storia è opportunamente farcita di magia e soprannaturale, scienza e fisica, salti temporali e misteri misteriosi, divertimento e suspence, dolore e gioia.
A farcire il tutto un Andy Kubert in grande spolvero! Disegni di stampo classico, senza troppi preziosismi, ma di grande richiamo! La colorazione ne accentua davvero le caratteristiche migliori.
Se siete degli appassionati dell’universo Marvel allora è un fumetto consigliatissimo! Se non siete degli appassionati Marvel, non importa, potrete sempre godere di una storia di Gaiman davvero bella!

Al prossimo fumetto!
iSmAeLe

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